Alexander Scriabine 1872-1915

Studi
N°10 Op.8 - 2’00’’
N°12 Op.8 - 2’27’’
N°5 Op.42 - 3’38’’

Sergei Rachmaninov 1873-1943

Elegia N°1 Op.3 - 4’49’’

3 Preludi

N°2 Op.3 - 3’26’’
N°6 Op.23 - 3’10’’
N°5 Op.23 - 3’51’’

Isaac Albeniz 1860-1909

Granada Suite espagnole N°1 - 4’47’’

Ideato, registrato e prodotto da Giulio Cesare Ricci
Registrato al Teatro Persio Flacco, Volterra (PI)
Data di registrazione  novembre 2010
Assistente alla registrazione  Paola Liberato
Microfoni a valvole Neumann U47, U48, M49
Preamplificatori microfonici, cavi di linea, digitali, microfonici e di alimentazione: Signoricci
Registrato in stereo DSD su Pyramix Recorder utilizzando convertitori A/D e D/A dCS
Un ringraziamento speciale a Piergiovanni Marchi, Presidente dell'Accademia dei Riuniti - Teatro Persio Flacco, per l'accoglienza calorosa durante il periodo di registrazione.

Alexander Scriabine (1872-1915)
Nato a Mosca, ha iniziato i suoi studi al Conservatorio della capitale dove ha anche insegnato per sette anni. 
Scriabine può essere considerato come uno dei precursori della musica del XX° secolo.
«Il suo primo periodo (…) è influenzato da Chopin e da Liszt (…) La sua opera pianistica che mise un certo tempo per imporsi definitivamente, è stata difesa da alcuni virtuosi di primo piano, tra i quali suo genero Vladimir Sofronitski, Samuel Feinberg, e Vladimir Horowitz. Nel 1894 Scriabine, sofferente a causa di una nevralgia alla mano destra, componeva il Notturno per la mano sinistra, opus 9. Lo stile tende ad avvicinarsi a quello di Liszt : delle parti liriche si alternano con le inévitabili cadenze di virtuosità. Lo studio n° 10, opus 8 denominato Allegro, alquanto impegnativo, è suddiviso in terzine, quartine e sestine, ad intervalli staccato e legato. Lo studio n°12, opus 8, denominato Patetico è il più celebre ed il più spettacolare. Esso è paragonato allo Studio « Rivoluzionario » op.10 n° 12 di Chopin per la sua potenza drammatica. Lo studio n° 5, opus 42, denominato Affannato è considerato come il più grandioso. Si tratta di una delle pagine più accattivanti e più frequentemente suonate, malgrado la notevolissima difficoltà. » 
*Guide de la musique de piano et de clavecin (Fayard 1987) 

Serge Rachmaninov (1873-1943) 
Nato a Oneg Rachmaninov fu subito riconosciuto dalla critica russa come un nuovo genio e fu considerato celebre anche per il suo talento di pianista. Il suo esilio dopo la rivoluzione del 1917 lo rese per sempre nostalgico. «Il suo debutto come compositore fu incoraggiato da Tchaikowski e Rachmaninov si affermò subito come il pianista-compositore più brillante della sua generazione, ultimo rappresentante della grande tradizione romantica di Liszt e di Anton Rubinstein. Il suo stile pianistico si afferma con les Pièces, op. 3 (1892) e si sviluppa con i Momenti musicali, op. 16 (1896) per accedere alla maturità nei Preludi e negli Etudes– tableaux (1902-1910) et (1911-1916). Dopo essere emigrato Rachmaninov si consacrò principalmente alla sua carriera di virtuoso (…) La sua musica si riconosce per l’unione costante della virtuosità, dell’armonia, della spazialità sonora ed in particolare per fare risuonare il piano come un insieme di campane; ciò che costituisce la sua autentica impronta.»* Elegia n° 1, op. 3 è una melodia semplice e commovente, colma di sonorità dolci e profonde che si sviluppano in crescendo. Il Preludio n° 2, opus 3 è un pezzo già molto celebre quando Rachmaninov era ancora in vita, il quale si vedeva costretto a suonarlo come bis alla fine di quasi ogni concerto. Il Preludio n° 6, opus 23 è una rêverie scevra di drammaticità, nella quale un tratto continuo di doppie croches della mano destra, fanno da sfondo ad una cantilena arrichita da un contrappunto. Il Preludio n° 5, op. 23 è uno dei più popolari. Due parti, ritmate da un martellamento accavallato, inquadrano un canto vagamente colorato di esotismo.
*Guide de la Musique de piano et de clavecin (Ed Fayard 1987)

Isaac Albéniz (1860-1909)
Nato nei Pirenei catalani, pianista prodigio a cinque anni, manifestava dei doni musicali eccezionali che stupivano i suoi professori di Parigi, Lipsia e Bruxelles. 
Ha lavorato con Liszt dopo averlo perseguito di città in città. La sua carriera fu coronata dal suo capolavoro, Iberia, pubblicato lo stesso anno della sua morte. Questa opera fu considerata come la più importante della musica spagnola dopo il Rinascimento.
Granada fa parte della Suite Spagnola n. 1 che comprende otto pezzi ispirati da temi popolari regionali. 
Il compositore catalano riesce ad esprimere un’atmosfera delicata, tipicamente iberica. 

HUSSONPIANO - 073 - Tape - Classic

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