1. EVERYTHING HAPPENS TO ME MATT DENNIS/TOM ADAIR 5.57 2. ALL OR NOTHING AT ALL ARTHUR ALTMAN/JACK LAWRENCE 7.00 3. THE GYPSY BILLY REID 5.30 4. MOON RIVER HENRY MANCINI/JOHNNY MERCER 6.52
TAPE 2
1. THIS IS ALL I ASK GORDON JENKINS 7.08 2. HEY THERE JERRY ROSS/RICHARD ADLER 5.35 3. THE SHADOW OF YOUR SMILE JOHNNY MANDEL/PAUL FRANCIS WEBSTER 5.36 4. BABY ALL THE TIME BOBBY TROUP 6.10 5. SE TODOS FOSSEM IGUAIS A VOCE ANTONIO CARLOS JOBIM/VINICIUS DE MORAES 4.15
Recorded at Hotel Il Castello - Palazzo di Scoto di Semifonte Certaldo Alto (Fi) November 2016 Recording assistant: Paola Liberato Valve microphones: Neumann U47, U48, M49 Mike pre-amplifiers, cables (line, microphone, supply): Signoricci Photos by: Michela Del Forno A&R and Il Castello property manager: Alfred Kramer
I protagonisti di questo album sono Scott Hamilton - sax, Paolo Birro - piano, Aldo Zunino - bass, Alfred Kramer - drums Ballads for Audiophiles fa parte dei progetti musicali realizzati a Certaldo Alto (FI) nell'antica cantina del Palazzo di Scoto di Semifonte. Per valorizzare l'affascinante acustica di questo luogo Giulio Cesare Ricci ha utilizzato il sistema di registrazione Signoricci interamente analogico e valvolare. Sono stati utilizzati per l'incisione i leggendari microfoni originali a valvole Neumann U47, U48, M49 Il master è stato realizzato da Giulio Cesare Ricci con l'Ampex ATR 102 2 tracce 1/2" 30 ips I brani sono stati eseguiti dall'inizio alla fine senza manipolazione del suono, nè equalizzazione, nè riverbero, nè compressione ed espansione...ma suono naturale con timbrica vera, no editing. Il "Signoricci", questo è il suo soprannome nel mondo audiofilo, non lavora con microfoni di supporto che ingrandiscono i singoli strumenti come sotto una lente, bensì con i suoi amati microfoni a valvole Neumann che lui stesso posiziona in modo da creare un campo sonoro naturale. In questa incisione tutto questo è riuscito talmente bene che si ha la sensazione di partecipare ad un concerto live. I musicisti si posizionano su un palco immaginario mantenendo una certa distanza dall'ascoltatore. Gli altoparlanti sembrano svanire. Ci vuole un attimo prima di riuscire ad abituarsi a questa esibizione relativamente povera di effetto rispetto alle comuni registrazioni. Però non bisogna attendere molto prima di scoprire il suo fascino, fascino che crea un cosmo sonoro vivente e che da importanza all'insieme invece di separare nettamente gli strumenti uno dall'altro. Anche il suono del sassofono, nonostante sia deciso, è sempre vellutato e non tende mai ad essere troppo forte. Spontaneamente il volume sale, ma non infastidisce e non risulta invadente. Questo album renderà felici molti ascoltatori, sia musicalmente che timbricamente. Come preannunciato era prevsita un'andatura tranquilla per la ballata. Ritmi veloci o suoni acuti non erano da programma. I suoni di Hamilton sono curati, morbidi e i suoi accompagnatori lo seguono con discrezione, ad eccezione di qualche piccolo assolo. Così degli standard come "Moon River" e "All Or Nothing" diffondono un'atmosfera rilassata da club.